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mercoledì 6 maggio 2020

Step #13: la ritualità nel XVIII secolo

Telaio manuale, foto di La luna e i falò 
Fino al 1733, la tessitura su telaio era un processo lungo e che richiedeva la presenza di due operai per i telai più grossi di 1,2/1,4 metri, in quanto la navetta, o spoletta, doveva essere lanciata da una parte all'altra dell'ordito, srotolando nel mentre il filo che andava poi battuto dal pettine, cosi da compattare tutto il tessuto.






Esempio di funzionamento dei primi
telai a spoletta volante
Dopo quell'anno, il processo manuale di movimentazione della spoletta diventa meccanico,grazie all'invenzione di John Kay.
Il risultato è lo stesso, la differenza è data dalla necessità di un solo operaio per ogni macchina, anche con telai molto grandi.

I primi meccanismi di lancio furono ancora azionati manualmente dal tessitore che, lanciava la spoletta da una parte all'altra per mezzo di corde ancorate a un impugnatura centrale tenuta in mano.


Il primo vero e proprio telaio meccanico fu realizzato solamente nel 1975, con l'aggiunta di un motore a vapore e con la meccanizzazione del movimento della spoletta. 

La ritualità del gesto e la valenza storica, da rituale tramandato da madre in figlia a lavoro realizzato da una macchina, mi ha incuriosito, così da rendere parte del nostro percorso anche la tessitura. 











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