Come abbiamo potuto apprendere nel nostro percorso intorno al verbo "ritualizzare", esso si fonda sul concetto di rito.
E come possiamo, allora, cercare una parola quale "rito" all'interno della mitologia, quando è proprio tramite rituali e cerimonie che gli uomini si sono sempre interfacciati con gli dei?
Si può fare portando la parola odierna "ritualizzare", con uno dei suoi significati all'interno della mitologia e cercarne un esempio: il significato che andiamo a ricercare è quello di "consuetudine prescritta o con una prassi abituale, talvolta sentita come inderogabile o inevitabile".
È questo sentimento di inevitabilità che siamo riusciti a ritrovare nella mitologia, unito a un senso di inquietudine dettato dall'impotenza e dall'infinità.
Stiamo parlando della leggenda di Sisifo.
Sisifo fu un uomo molto astuto, vissuto sulla Terra nei tempi in cui dei e uomini interagivano.
Egli stesso era figlio di Eolo e una mortale.
La sua astuzia lo portò ben presto a scontrarsi con gli dei, da Zeus a Ares, passando per la Morte stessa, Thanatos .
Ogni sua mossa era premeditata e la sua arguzia lo portò alla fondazione di Corinto e, tramite l'unione con Anticlea, ebbe un figlio degno della sua nomea, Odisseo.
Dopo aver battuto la morte ed essere riuscito a fuggire dall'Oltretomba, Sisifo sfuggì agli dei per il resto della vita, fin quando Ade non riuscì a trovarlo e a riportarlo definitivamente negli Inferi.
Qui venne punito per aver osato a sfidare gli dei, obbligandolo a portare un grosso masso in cima a un monte dove, una volta arrivato, sarebbe rotolato di nuovo a valle.
Per l'eternità.
È in questa punizione divina che Sisifo trova la sua prassi abituale, ritualizzata, dove, secondo alcuni commentatori moderni, anche nella punizione egli riesce a sbeffeggiare gli dei, bestemmiandoli durante la salita, ma pensando a come vendicarsi durante la rilassata discesa.
Da questo mito deriva un modo di dire odierno per quelle attività che portano a una grossa spesa di energie senza un ritorno che ne valga la pena, definendo ognuna di queste, una fatica di Sisifo.
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